Protesi di ginocchio: l’importanza della riabilitazione post-intervento
Dopo un intervento di protesi di ginocchio la riabilitazione è di fondamentale importanza in quanto l’operazione chirurgica non è sufficiente a ristabilire la piena funzionalità articolare.
In questo approfondimento torniamo ad occuparci di riabilitazione e in particolare di riabilitazione dopo un intervento di protesi di ginocchio. Si tratta di un percorso particolarmente complesso che inizia dopo un evento particolarmente complicato, quello dell’operazione.
Protesi di ginocchio: quando farla
A differenza di quanto ipotizzato da molti, l’impianto della protesi di ginocchio non è una procedura che interessa solo soggetti anziani. La protesi può essere impiantata in soggetti adolescenti con artrite giovanile, ad esempio. Numeri alla mano, nella maggior parte dei casi i soggetti che si sottopongono a questo tipo di intervento hanno tra i 50 e gli 80 anni.
L’importanza della riabilitazione dopo l’intervento di protesi di ginocchio
Il trattamento riabilitativo è di fondamentale importanza in quanto l’intervento chirurgico non è sufficiente a ripristinare la piena funzionalità articolare. La riabilitazione ha come obiettivi la gestione del dolore, la prevenzione da complicanze che potrebbero sorgere a causa dell’immobilizzazione dell’arto, ristabilire la mobilità del ginocchio, rinforzare la muscolatura, restituire al paziente l’indipendenza nelle attività quotidiane.
Sin dalle prime ore successive all’intervento si procede con la riabilitazione allo scopo di aumentare la mobilità dell’articolazione, recuperare parte del tono muscolare, insegnare al paziente come svolgere azioni quotidiane come ad esempio sedersi o sdraiarsi. In linea di massima, nelle prime settimane si lavora per il ripristino del tono muscolare non solo dell’articolazione ma di tutto il fisico e per gestire il dolore.
La riabilitazione in acqua
Anche per soggetti con protesi di ginocchio, la riabilitazione in acqua risulta essere molto efficace. Come abbiamo avuto modo di vedere in altri approfondimenti, lavorare in acqua consente di accelerare e ottimizzare il recupero in quanto, in acqua, il paziente lavora a carico ridotto, con l’acqua stessa che sostiene il paziente. L’idrokinesiterapia è particolarmente indicata per il recupero funzionale dopo interventi chirurgici. Un aspetto vantaggioso della terapia in acqua è che la temperatura dell’acqua, che si attesta intorno ai 33 gradi, aiuta a rilassare i muscoli e ad aumentare il flusso sanguigno.